Regarde les lumières mon amour

Regarde les lumières mon amour

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  • Create Date:2022-10-07 09:54:24
  • Update Date:2025-09-06
  • Status:finish
  • Author:Annie Ernaux
  • ISBN:2370210370
  • Environment:PC/Android/iPhone/iPad/Kindle

Summary

Pendant un an, Annie Ernaux a tenu le journal de ses visites à l’hypermarché Auchan du centre commercial des Trois-Fontaines situé en région parisienne。 « Voir pour écrire, c’est voir autrement », écrit-elle。 On redécouvre en effet à ses côtés le monde de la grande surface。 Loin de se résumer à la corvée des courses, celle-ci prend dans ce livre un autre visage : elle devient un grand rendez-vous humain, un véritable spectacle。 Avec ce relevé libre de sensations et d’observations, l’hypermarché, espace familier où tout le monde ou presque se côtoie, atteint la dignité de sujet littéraire。

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Reviews

Laura

A Ernaux viene chiesto di raccontare la vita。 E lei lo fa osservando un supermercato。Un "diario" che tenta di cogliere qualcosa della vita che scorre al suo interno。Un anno di visite al centro commerciale osservando chi entra, chi esce, gli scaffali più visitati, le offerte che compaiono solo a Natale e a Pasqua, le donne che sono ancora le clienti abituali, giovani persi davanti a diversi tipi di farina e qualcuno che cerca di leggere il giornale di sgamo nel reparto edicola。Una riflessione anc A Ernaux viene chiesto di raccontare la vita。 E lei lo fa osservando un supermercato。Un "diario" che tenta di cogliere qualcosa della vita che scorre al suo interno。Un anno di visite al centro commerciale osservando chi entra, chi esce, gli scaffali più visitati, le offerte che compaiono solo a Natale e a Pasqua, le donne che sono ancora le clienti abituali, giovani persi davanti a diversi tipi di farina e qualcuno che cerca di leggere il giornale di sgamo nel reparto edicola。Una riflessione anche su quanto la grande distribuzione piloti desideri e bisogni secondo ritmi prefissati。Posso dire? Una volta letto il libro,il titolo rivela una dolcezza infinita。-"Quante storie di vita si potrebbero scrivere anche solo attraversando da una parte all'altra uno dei centri commerciali che frequentiamo。" 。。。more

Sarah L-T

Je vois le concept du livre essayant entre autre de décrire les différentes personnes rencontrées aux supermarchés (et différentes classes sociales), la manière de se mouvoir dans ceux-ci et les doutes vis-à-vis des offres (discount) et de la manière des supermarchés de s'implémenter dans la vie de leurs clients (carte de fidélité par ex)。 Cependant, je n'ai pas du tout aimé ce livre。 Le témoignage offre peu de perspective de réflexion, les observations sont trop secs, sans analyse ce qui laisse Je vois le concept du livre essayant entre autre de décrire les différentes personnes rencontrées aux supermarchés (et différentes classes sociales), la manière de se mouvoir dans ceux-ci et les doutes vis-à-vis des offres (discount) et de la manière des supermarchés de s'implémenter dans la vie de leurs clients (carte de fidélité par ex)。 Cependant, je n'ai pas du tout aimé ce livre。 Le témoignage offre peu de perspective de réflexion, les observations sont trop secs, sans analyse ce qui laisse le résultat fade et ennuyeux。 On y trouve par exemple des descriptions des super et hypermarchés comme une "extension du domaine féminin" et même si, c'est clair que l'auteure essaye de dénoncer le sexisme, le manque de commentaire et d'analyse laisse juste le texte établir un fait, qui peut ne pas poser de problème aux personnes qui trouvent ca normal (créant l'effet opposé de celui voulu)。Ainsi, ce témoignage est à mon avis échoué。 。。。more

Paloma Palomino

Como fotógrafa me parece muy interesante el ejercicio de observación que hace Ernaux de un lugar tan común como lo es un supermercado。 Me gusta leer enojos de mujeres de otras épocas, su critica me hace estar más atenta。

Ivana Melgoza

Hay días en que ir al súper es mi lugar feliz y otros en los que siento que todos son mis enemigos y están esperando que me tropiece o tire algo。 Ernaux me hizo recordar todos esos recorridos, las personas que me han acompañado, la sensación de estar de paso, tomarse el tiempo, ir a pensar cosas, que cambien los pasillos de lugar y tardarse un poco más para encontrar dónde quedó la panadería junto con otros acontecimientos sutiles。 Ernaux escribe con generosidad y atención un diario íntimo de lo Hay días en que ir al súper es mi lugar feliz y otros en los que siento que todos son mis enemigos y están esperando que me tropiece o tire algo。 Ernaux me hizo recordar todos esos recorridos, las personas que me han acompañado, la sensación de estar de paso, tomarse el tiempo, ir a pensar cosas, que cambien los pasillos de lugar y tardarse un poco más para encontrar dónde quedó la panadería junto con otros acontecimientos sutiles。 Ernaux escribe con generosidad y atención un diario íntimo de lo cotidiano。 。。。more

Giulia

Al di là del tema, che può più o meno interessare, questo libro - e gli altri dell’autrice - andrebbe letto anche solo per la scrittura。 Dio, che bene che scrive la Ernaux!

Giovanna Meneghin

This review has been hidden because it contains spoilers。 To view it, click here。 Una riflessione su un non luogo frequentato da tuttə, la scrittura di Ernaux non ha bisogno di commenti

The boomer-siamosempreiboomerdiqualcuno

Libro che dice la verità, di conseguenza, alquanto retorico。

Léa

Une idée prenante, mais des observations qui auraient pu êtres plus approfondies et creusées。

val

"Avec ce relevé libre de sensations et d'observations, l'hypermarché, espace familier où tout le monde atteint la dignité de sujet littéraire。" "Avec ce relevé libre de sensations et d'observations, l'hypermarché, espace familier où tout le monde atteint la dignité de sujet littéraire。" 。。。more

Michele Pinto

Da evitare。

Violeta Font

Me ha gustado, pero me parece que la gran capacidad de observación de Ernaux se pierde en consideraciones demasiado generales。 He echado de menos la profundidad que sí encuentro, por ejemplo, en Pura pasión, donde la autora elige un tema concreto y pincha hasta que sangra。 En resumen, no diría que es un análisis incisivo de las dinámicas del supermercado, pero sí un mapa donde orientarse。

Federica Rampi

Vedere per scrivere Dal novembre 2012 all’ottobre 2013 Annie Ernaux prende nota come in un diario, di tutto ciò che osserva nell’Auchan di Cergy, il più grande centro commerciale della Val-d’Oise, da lei abitualmente frequentato。In quell’ "enorme fortezza rettangolare di mattoni rosso scuro" in cui" ci abituiamo alla prossimità dell’altro, spinti dagli stessi bisogni essenziali di nutrirci, di vestirci" l'ipermercato diventa uno spazio sociale, immenso e simmetrico , in cui solo l'abitudine perm Vedere per scrivere Dal novembre 2012 all’ottobre 2013 Annie Ernaux prende nota come in un diario, di tutto ciò che osserva nell’Auchan di Cergy, il più grande centro commerciale della Val-d’Oise, da lei abitualmente frequentato。In quell’ "enorme fortezza rettangolare di mattoni rosso scuro" in cui" ci abituiamo alla prossimità dell’altro, spinti dagli stessi bisogni essenziali di nutrirci, di vestirci" l'ipermercato diventa uno spazio sociale, immenso e simmetrico , in cui solo l'abitudine permette di orientarsi, senza però mai riuscire ad annullare completamente l'impressione di vertigine e desolazione。L’autrice scruta i messaggi, espliciti o meno,( il divieto di sfogliare giornali e riviste) che vincolano il comportamento dei clienti (giovani, famiglie, donne, clienti serali), sottolineando una suddivisione , secondo lei, "discriminatoria " della merce a seconda della fascia di prezzo e del genere a cui si rivolgono ( i giocattoli per femmine e maschi) 

Luogo sproporzionato, di controllo e di divisione, l'ipermercato si rivela anche uno spazio comune di desiderio, di attraversamento, a cui non sfugge l’adattamento di chi compra comunque ,ma scegliendo i prodotti meno cari。Questa tensione tra rifiuto e attrazione persiste in tutto il testo "Spesso, all’uscita, sono stata sopraffatta da un senso di impotenza o di ingiustizia。 Per questa stessa ragione non ho mai smesso di sentire l’attrattiva dell’ipermercato e della vita che si svolge al suo interno”Descrivere questo ipermercato, scriverne , per la Ernaux equivale a dargli lo status di oggetto letterario, ad elevarlo a questa dignità, ma le sue intuizioni sono più sociologiche che propriamente letterarie。 Di questo breve saggio/diario non mi è piaciuto il suo approccio pessimistico, fin troppo indagatorio e a volte schizzinoso, quando afferma che fisicamente ci esponiamo nel momento in cui poniamo il divisore in cassa mostrando apertamente cosa abbiamo acquistato o chiediamo aiuto nel contare le monete al momento di pagare ( lo faccio anch’io , quando non uso il bancomat) Il tutto senza magari rivolgere la parola a nessuno。Si, Annie Ernaux ci ha smascherati, ma prima di lei chissà quanti “occhi indiscreti " l’avranno fatto e continueranno a farlo, mentre noi guardiamo quelle luci…, 。。。more

Léane Gandmaître

This review has been hidden because it contains spoilers。 To view it, click here。 Le livre donne une nouvelle approche sur les magasins de grandes surfaces。

Giulia Papalia

I centri commerciali sono stranianti, privi di personalità e di identità propria: pertanto neanche i suoi clienti sono uniti da un filo logico e da un interesse comune。 Sono lì, soli, i più forti ad alimentare il proprio ego, i più insicuri a cercare di rispecchiarsi in qualcosa che può restituire al mondo un’immagine più luminosa di loro stessi。 È in questo ambiente essenziale alla sopravvivenza che Annie Ernaux osserva il mondo che cambia: le abitudini e le pretese salutiste, le classi sociali I centri commerciali sono stranianti, privi di personalità e di identità propria: pertanto neanche i suoi clienti sono uniti da un filo logico e da un interesse comune。 Sono lì, soli, i più forti ad alimentare il proprio ego, i più insicuri a cercare di rispecchiarsi in qualcosa che può restituire al mondo un’immagine più luminosa di loro stessi。 È in questo ambiente essenziale alla sopravvivenza che Annie Ernaux osserva il mondo che cambia: le abitudini e le pretese salutiste, le classi sociali che si palesano tra le corsie dei prodotti in offerta e quelle dei prodotti biologici, il desiderio di fare una colazione da famiglia del Mulino Bianco o quello di dimagrire seguendo le indicazioni delle etichette。 Il supermercato è il luogo in cui si perde sé stessi plasmandosi su quello che vorremmo vedessero gli altri o in cui siamo costretti ad esporci nelle nostre debolezze; niente può essere nascosto agli occhi dei supermercati, sia quando ci scambiamo sorrisi cercando complicità con gli altri clienti, sia quando cerchiamo di vagare come ombre senza essere visti da nessuno。 I supermercati ormai dettano il tempo delle stagioni esattamente come la natura, con i suoi regali di Natale ordinatamente riposti sugli scaffali fino al 24 dicembre e che finiscono privi di spessore in un cestone a partire dal 26 per lasciar spazio a nuove feste, scandendo il valore degli oggetti e dividendo la popolazione in chi può e chi non può guardare le luci natalizie che brillano sulla propria testa。 。。。more

Paolo Albera

Il libro che descrive perfettamente almeno 1 ora delle nostre settimane: quella passata al supermercato。

Ahlam

محتوى هذا الكتاب غريب !! العنوان والوصف الموجود خلف الكتاب بديع ورائع ولكن مخادع ولا يمت للمحتوى بشيء 。 تقول الكاتبة كي تحكي عن الحياة اختارت ان تحكي عن الحيوات داخل المخازن الكبرى ( السوبرماركت ) بمعنى اخر تروي مشاهداتها لكل ماتصادفة داخل السوبرماركت 。الشيء الغريب هو انني استمريت في قراءه الكتاب حتى انهيته بدون ملل ! الكاتبة تبدأ يومياتها بالقول :" ما اكتبه ليس بحثاً استطلاعياً ، ولا تحرّياً منهجياً إذاً، إنما يوميات، ما ينسجم على الأكثر مع مزاجي الذي يميل إلى الالتقاط الانطباعي للأشياء والناس، محتوى هذا الكتاب غريب !! العنوان والوصف الموجود خلف الكتاب بديع ورائع ولكن مخادع ولا يمت للمحتوى بشيء 。 تقول الكاتبة كي تحكي عن الحياة اختارت ان تحكي عن الحيوات داخل المخازن الكبرى ( السوبرماركت ) بمعنى اخر تروي مشاهداتها لكل ماتصادفة داخل السوبرماركت 。الشيء الغريب هو انني استمريت في قراءه الكتاب حتى انهيته بدون ملل ! الكاتبة تبدأ يومياتها بالقول :" ما اكتبه ليس بحثاً استطلاعياً ، ولا تحرّياً منهجياً إذاً، إنما يوميات، ما ينسجم على الأكثر مع مزاجي الذي يميل إلى الالتقاط الانطباعي للأشياء والناس، وللأجواء، كتابة حرة في إبداء الملاحظات والمشاعر، محاولة مني للإمساك بشيء ما من الحياة الدائرة هناك。" 。。。more

amuuuh

Raccontare la vita scegliendo come punto di osservazione il supermercato perché qui più che in ogni altro luogo si notano le caratteristiche delle persone tanto quanto le pratiche che la società attua per plasmare le persone stesse。 Frequentando l'Auchan della sua città, Annie Ernaux riesce a cogliere l'essenza della società occidentale contemporanea: il sessismo con cui vengono identificati i giochi per bambini e per bambine, il classismo con cui vengono distinti i prodotti destinati ad una cli Raccontare la vita scegliendo come punto di osservazione il supermercato perché qui più che in ogni altro luogo si notano le caratteristiche delle persone tanto quanto le pratiche che la società attua per plasmare le persone stesse。 Frequentando l'Auchan della sua città, Annie Ernaux riesce a cogliere l'essenza della società occidentale contemporanea: il sessismo con cui vengono identificati i giochi per bambini e per bambine, il classismo con cui vengono distinti i prodotti destinati ad una clientela con un certo tipo di portafoglio e quelli da discount, il fatto che sono sempre le donne a occuparsi della cura della casa e della spesa che ne consegue, la spinta all'acquisto sconsiderato per ottenere sconti e premi omaggio, il consumismo e la fame di novità che non ci fa vedere le stragi che nel terzo mondo colpiscono i lavoratori che pagano con la loro vita la nostra maglietta a 5€, e infine lascia presagire come saranno i supermercati del futuro: forse online, forse completamente automatizzati, molto probabilmente senza più cassiere。 "In nessun altro luogo entrano in contatto più che al centro commerciale Trois-Fontaines, all'Auchan。 È qui che ci abituiamo alla prossimità dell'altro, spinti dagli stessi bisogni essenziali di nutrirci, di vestirci。 Che lo si voglia o no, qui costituiamo un'unica comunità di desideri。Da una quindicina d'anni a questa parte, non è tanto la presenza delle minoranze visibili che noto in un determinato luogo, bensì la loro eventuale assenza。" 。。。more

Acilegna

2。5

Shaïma

Toujours dans un souhait d’une « écriture blanche », Annie Ernaux nous embarque dans un Auchan pendant un an lorsqu’elle fait ses courses pour parler d’un univers qui, à première vue, n’a rien à raconter。 La littérature se fond dans le prosaïsme des courses, lieu où tout le monde se rencontre et de croise : une réelle expérience sociale。

Aly

3。5Le banal des jours côtoye l'inexplicable douceur de moments fugaces dont on est parfois témoin ou participant dans ce tout petit livre/essai où l'auteure nous emmène en balade au supermarché, de façon sporadique durant 3 années。 Je crois que cette dame est moins cynique que moi par rapport aux gens qu'elle croise dans la rue et au supermarché (sans aucun doute qu'elle trouve l'expérience de faire les courses moins chiante) et ça donne donc un récit plus lumineux et plus observateur que si c'é 3。5Le banal des jours côtoye l'inexplicable douceur de moments fugaces dont on est parfois témoin ou participant dans ce tout petit livre/essai où l'auteure nous emmène en balade au supermarché, de façon sporadique durant 3 années。 Je crois que cette dame est moins cynique que moi par rapport aux gens qu'elle croise dans la rue et au supermarché (sans aucun doute qu'elle trouve l'expérience de faire les courses moins chiante) et ça donne donc un récit plus lumineux et plus observateur que si c'était moi qui l'avait écrit🤪。 。。。more

Come Musica

Annie Ernaux è tra quelle scrittrici e scrittori per i quali dico “Potrebbe anche scrivere la lista della spesa e sarebbe comunque bella。”Questa frase calza a pennello per questo ultimo romanzo di Annie Ernaux。Nel 2012, l'editore francese Seuil chiede ad Annie Ernaux di scrivere un libro per la nuova collana «Raccontare la vita»。 La scrittrice allora punta i riflettori sul mondo variegato e multietnico che abita un ipermercato。 Lei scrive il suo diario tra il 2012 e il 2013 e si concentra sull’A Annie Ernaux è tra quelle scrittrici e scrittori per i quali dico “Potrebbe anche scrivere la lista della spesa e sarebbe comunque bella。”Questa frase calza a pennello per questo ultimo romanzo di Annie Ernaux。Nel 2012, l'editore francese Seuil chiede ad Annie Ernaux di scrivere un libro per la nuova collana «Raccontare la vita»。 La scrittrice allora punta i riflettori sul mondo variegato e multietnico che abita un ipermercato。 Lei scrive il suo diario tra il 2012 e il 2013 e si concentra sull’Auchan, di cui è cliente abituale。 Il suo sguardo critico osserva la vita che pullula nei vari reparti distribuiti su più livelli e, nello stilare il suo diario, conduce la sua indagine sociologica。 Tra gli scaffali, le notizie dei morti in Bangladesh (tra cui molti producevano prodotti per Auchan) sono solo titoli di coda che spariscono nel momento in cui sono annunciati: “Per cambiare le cose, chiaramente, è meglio non contare su di noi, che dopo aver versato qualche lacrima di coccodrillo torniamo ad approfittare a cuor leggero di quella manodopera di schiavi。” L’ipermercato è un pullulare di specchietti per le allodole, un richiamo costante ad invogliare ad acquistare。“Sul tapis roulant sotto la grande volta a vetri si sale verso le ghirlande e le luminarie che pendono dal livello superiore come collane di pietre preziose。 La giovane donna che è davanti a me con una bambina nel passeggino solleva la testa, sorride。 Si china sulla piccola: «Guarda le luci, amore mio!»。”Il 22 ottobre 2013, Annie Ernaux interrompe il diario: “Ho interrotto questo diario。 Come accade ogni volta che smetto di registrare il presente, ho l’impressione di ritrarmi dal movimento del mondo, di rinunciare non soltanto a raccontare la mia epoca, ma anche a vederla。 Perché vedere per scrivere è vedere altrimenti。 È distinguere oggetti, individui, meccanismi e conferire loro valore d’esistenza。”Ha un talento riconosciuto questa scrittrice。 La adoro 。。。more

lalettriceconlaE

3,5⭐️⭐️⭐️🌟

Xabier Cid

When I opened this book, I was expecting lots of interesting experiences: a book recommended by my friend Javier, depicting a landscape of 'modern life', and on supermarkets (something I am enthusiastic about)。 Yet the book can't be duller: if there was anything interesting in the supermarkets she visited, that didn't get to the book。 The most exciting moment, the most solid thinking, must happen when someone tells her that it is not allowed to take pictures inside the supermarket。 That's it。Bes When I opened this book, I was expecting lots of interesting experiences: a book recommended by my friend Javier, depicting a landscape of 'modern life', and on supermarkets (something I am enthusiastic about)。 Yet the book can't be duller: if there was anything interesting in the supermarkets she visited, that didn't get to the book。 The most exciting moment, the most solid thinking, must happen when someone tells her that it is not allowed to take pictures inside the supermarket。 That's it。Besides, her xenophobia and her classism can't be hidden: at times I was reading the book and portraying Mélenchon's face, laughing。 。。。more

Léanne

interréssant mais complexe

Leka

。。。chissà perché, quando ho letto il titolo, pensavo che guarda le luci, amore mio lo dicesse una persona anziana (di sesso maschile) ad un'altra persona anziana (di sesso femminile)。 Invece no, mi sbagliavo。E questo sbaglio la dice lunga sulla mia frequentazione di CC* (o sul mio romanticismo)。*Centri Commerciali 。。。chissà perché, quando ho letto il titolo, pensavo che guarda le luci, amore mio lo dicesse una persona anziana (di sesso maschile) ad un'altra persona anziana (di sesso femminile)。 Invece no, mi sbagliavo。E questo sbaglio la dice lunga sulla mia frequentazione di CC* (o sul mio romanticismo)。*Centri Commerciali 。。。more

Jamila Hareb

L'idea di fondo è fantastica, inedita e il potenziale era enorme。 Ma。。。 facendo parte di un non-luogo come quello di un ipermercato trovo le considerazioni della scrittrice del tutto superficiali。 Mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa di più, convinta che se avesse fatto un'indagine sociologica-antropologica più ampia, il libro sarebbe stato molto più d'impatto。 L'idea di fondo è fantastica, inedita e il potenziale era enorme。 Ma。。。 facendo parte di un non-luogo come quello di un ipermercato trovo le considerazioni della scrittrice del tutto superficiali。 Mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa di più, convinta che se avesse fatto un'indagine sociologica-antropologica più ampia, il libro sarebbe stato molto più d'impatto。 。。。more

Serena Nenny

Più che un romanzo, abbiamo di fronte un saggio, scritto a mo di diario, nel quale l'autrice sceglie di dare risalto ad uno spazio che appartiene alla quotidianità di tutti noi, ma sul quale non ci soffermiamo abbastanza e non proiettiamo abbastanza riflessioni: l'ipermercato。 Per un anno, con la lista della spesa a portata di mano, la Ernaux ci porta con sé nel suo "Auchan" e ci aiuta ad utilizzare questo luogo come fonte di studio dei cambiamenti e dei condizionamenti della società。 Più che un romanzo, abbiamo di fronte un saggio, scritto a mo di diario, nel quale l'autrice sceglie di dare risalto ad uno spazio che appartiene alla quotidianità di tutti noi, ma sul quale non ci soffermiamo abbastanza e non proiettiamo abbastanza riflessioni: l'ipermercato。 Per un anno, con la lista della spesa a portata di mano, la Ernaux ci porta con sé nel suo "Auchan" e ci aiuta ad utilizzare questo luogo come fonte di studio dei cambiamenti e dei condizionamenti della società。 。。。more

Francesca

4。5/5Un pamphlet sui supermercati ispirato dalle teorie di Bourdieu is something that can be so personal

Ja Santoro

⭐️⭐️1/2

Stephanie

Une tendresse infinie clôt ce livre dans la perspective d’une « mélancolie spéciale des hypermarchés »。 Je ne sais pas ce qui me touche le plus, la démarche, le regard porté sur l’expérience, la précision des mots ou la colère sociale。 Mélancolie du temps qui passe sous le regard de l’artiste。 Un livre qui m’importe。 Magistrale Annie Ernaux。