C'era una volta adesso

C'era una volta adesso

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  • Create Date:2021-03-19 11:22:51
  • Update Date:2025-09-07
  • Status:finish
  • Author:Massimo Gramellini
  • ISBN:8830456349
  • Environment:PC/Android/iPhone/iPad/Kindle

Summary

«Tutto il mondo affrontava la stessa prova。 Qualcuno ne approfittò per cambiare。»

Cosa racconteremo di noi e della nostra vita ai nostri nipoti? Mattia decide di inizia­re dalla primavera dei suoi nove anni, nel 2020, quando, mentre il mondo da un gior­no all’altro si rinchiude in casa, si ritrova costretto nel microcosmo di un condominio di ringhiera a fronteggiare il suo più grande nemico: quel padre che l’aveva abbandonato quando aveva solo tre anni。 Mentre tutto si stravolge, l’ansia e la paura prendono il sopravvento, la scuola viene racchiusa in un computer, i vicini cantano dai balconi e gli amori vivono storie impossibili, il piccolo Mattia, grazie all’aiuto di una nonna che dai libri e dalle stelle ha appreso la tenera saggezza della vita, e di una sorella ribelle e affettuosa, comincerà a capire qualcosa di nuovo e importante: diventare grandi significa anche provare a scommettere sugli altri e imparare a fidarsi。 Persino dei più acerrimi nemici。
Massimo Gramellini, con la sua straordinaria empatia, ci racconta in una storia di sentimenti e speranze la sorprendente scoperta di potersi continuamente reinventare。

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Reviews

Francesco

6++sarà il contesto storico, fortunatamente un leggero riferimento, che permette di fare “bei sogni”

Veronica

l’amore non ha un perché, l’amore è il perché

Francyy

Tre e mezzo ad essere sincera。 La scrittura di Gramellini è sempre un piacere e non era facile affrontare con leggerezza il tema della pandemia mentre ne siamo dentro, infondendo speranza

Una vita da sfogliare

Recensione completa sul blog https://unavitadasfogliare。blogspot。com Recensione completa sul blog https://unavitadasfogliare。blogspot。com 。。。more

Allison Adami

5,5

Federica Rampi

È la storia di una famiglia e del lockdown visto dal futuro L’adesso è raccontato da Mattia, settantenne , che torna con la memoria al 2020, scrivendo ai nipoti di quando il mondo si era chiuso in casa e di lui, che allora di anni ne aveva nove e viveva al Milano con la mamma e la sorella maggiore Rossana È il 10 marzo quando il padre di Mattia , Andrei, prossimo al divorzio dalla moglie è costretto a questa convivenza forzata a causa del lockdown totale。 Andrei arriva una domenica da Roma e non È la storia di una famiglia e del lockdown visto dal futuro L’adesso è raccontato da Mattia, settantenne , che torna con la memoria al 2020, scrivendo ai nipoti di quando il mondo si era chiuso in casa e di lui, che allora di anni ne aveva nove e viveva al Milano con la mamma e la sorella maggiore Rossana È il 10 marzo quando il padre di Mattia , Andrei, prossimo al divorzio dalla moglie è costretto a questa convivenza forzata a causa del lockdown totale。 Andrei arriva una domenica da Roma e non può più ripartire。Proprio lui che se n’era andato qualche anno prima, ricomparendo sporadicamente per qualche fugace visita al figlioletto, ora deve restare e Mattia non è affatto contento。Lo detesta, non lo conosce, non si fida e poco gli importa se gli qualche volta gli ha comprato il gelato con sopra la panna che nemmeno gli piace! Inizia per tutti loro un tempo dilatato, e per Mattia è un incubo Nonostante la sua proverbiale inaffidabilità questo padre cialtrone riesce a costruire un mondo parallelo, meno duro e ostile nel quale far vivere Mattia, il più piccolo e potenzialmente il più vulnerabile“Sono diventato grande da piccolo, quando un virus mi costrinse a chiudermi in casa con una persona che detestavo。”Non sarà impresa facile riannodare i fili di un rapporto, ma questo papà pasticcione e distratto ha una grande immaginazione e in fondo un cuore grande Ma Mattia a dispetto della sua tenera età, è il più equilibrato della famiglia, un punto di mezzo tra le paure estreme della madre Tania (non a caso soprannominata T’ansia) e il negazionismo paternoMattia è tenerissimo e coraggioso : ha un rapporto speciale con la nonna Gemma e con Puff, un puff di finto pelo bianco, diventato il suo migliore amico perché abitava nella sua cameretta e parlava solo quando ci si sedeva sopraMattia ha affrontato l’emergenza rielaborandola con la fantasia, cosa impensabile per gli adulti, che per natura appesantiscono tutto e hanno una gran paura di soffrire È un romanzo corale, ambientato in un condominio e fatto di tanti nomi e piccole storie, di frammenti di vita, intemperanze, paure , rabbia e infinite gradazioni di unioni , solitudini e sentimenti。È anche e soprattutto un romanzo sul cambiamento, sulla forza dell’ adattarsi, di crescere e del sentirsi amati e questo lo incarna alla perfezione il personaggio di nonna Gemma colei che dà senso all’esistenza, saggia e dispensatrice d’amore Ogni volta che chiama Mattia “Piccinino” mi veniva un tuffo al cuore, perché mi riportava a quell’intercalare che ha scandito anche la mia di infanzia,“C’era una volta adesso” insegna con parole semplici che il senso della vita sta nell’ imparare a fidarsi, a guardare in faccia le paure a rischiare e a chiedersi se era proprio necessario che si ammalasse tutto il mondo per farci guarire dalle nostre ferite interiori。。。。“L’amore, Matti, è una danza。 E la vita è un’orchestra che suona canzoni sempre diverse。”Altra bella esperienza con Audible。 Mi è piaciuta molto la voce narrante di Gino La Monica。 。。。more

Lorena

L’amore, Matti, è una danza。 E la vita è un’orchestra che suona canzoni sempre diverse。 I due ballerini devono adeguarsi ai cambi di ritmo senza pestarsi i piedi cercando un perché che dia loro la forza di continuare a ballare

Romanticamente Fantasy

Rormid - per RFS。Non ho scelto questo romanzo per un motivo ben definito, sono stata attirata da un’intervista all’autore sui social, si parlava del lockdown e mi sono detta: fammi provare a vedere com’è!Il libro parla di un evento molto recente e molto conosciuto da tutti noi。 Mattia, un bambino di 9 anni, d’un tratto vede la sua realtà e quotidianità stravolgersi completamente。 Una pandemia mondiale, causata dal Covid-19, lo costringe in casa durante il lockdown nazionale e lì si ritrova a con Rormid - per RFS。Non ho scelto questo romanzo per un motivo ben definito, sono stata attirata da un’intervista all’autore sui social, si parlava del lockdown e mi sono detta: fammi provare a vedere com’è!Il libro parla di un evento molto recente e molto conosciuto da tutti noi。 Mattia, un bambino di 9 anni, d’un tratto vede la sua realtà e quotidianità stravolgersi completamente。 Una pandemia mondiale, causata dal Covid-19, lo costringe in casa durante il lockdown nazionale e lì si ritrova a convivere forzatamente con un padre che, fino a quel momento, è stato quasi totalmente inesistente nella sua vita。 Insieme dovranno affrontare questa situazione anomala e forse conoscersi veramente e, perché no, creare un nuovo rapporto。Mattia è un bambino molto intelligente e attento a ogni piccola sfumatura di ciò che lo circonda。 Cova tanta rabbia e diffidenza verso un padre del tutto assente, ma per fortuna c’è sua sorella Rossana, una ragazza peperina e un po’ ribelle, specialmente nei confronti della loro mamma Tania, o “T’Ansia” come l’ha ribattezzata la sua progenie。 Una donna tosta ma super ansiosa, che già prima del Covid andava in crisi per un semplice raffreddore dei figli。 Con questa pandemia poi è diventata ancora più paranoica, tutto però viene mitigato dalla nonna Gemma che è semplicemente meravigliosa, un po’ filosofa e affronta la vita con positività。Infine abbiamo Andrea o Andrei, come lo ha ribattezzato nonna Gemma; lui è il famoso padre sconclusionato, immaturo e poco presente nella vita del figlio。È una storia attualissima che tocca ognuno di noi, si svolge a Milano in una delle città più colpite da questa pandemia。È una lettura scorrevole e profonda, scritta in prima persona da un Mattia adulto che racconta gli avvenimenti con gli occhi di quando era solo un bambino。Sebbene sia il primo libro che leggo di questo autore, son rimasta positivamente colpita; è facile immergersi in questa lettura, visto l’argomento che affronta。Questo romanzo ci dimostra che talvolta dal negativo, o semplicemente da una situazione critica, è possibile trarre insegnamenti importati come il riscoprire i valori dell’esistenza, che portano le persone a cambiare e rivalutare la propria vita, riorganizzando le proprie priorità。 。。。more

Puccibus

Il primo lockdown, sembra passato tanto tempo。 Eppure leggendo questo libro mi sono ricordata di tante emozioni e paure, cose a cui in quel momento non sapevo dare un nome。 Forse perché come dice Mattia gli adulti non sanno vivere il presente。 Hanno bisogno di darte certe e vivono con i ricordi del passato e l'ansia del futuro。 Il primo lockdown, sembra passato tanto tempo。 Eppure leggendo questo libro mi sono ricordata di tante emozioni e paure, cose a cui in quel momento non sapevo dare un nome。 Forse perché come dice Mattia gli adulti non sanno vivere il presente。 Hanno bisogno di darte certe e vivono con i ricordi del passato e l'ansia del futuro。 。。。more

Ines Cupo

Mattia il protagonista racconta ai suoi nipoti come aveva fatto la nonna con lui, la sua infanzia e sopratutto racconta di quando aveva nove anni viveva a Milano con la madre e la sorella e il mondo si trovò bloccato per colpa di un Virus。Si Mattia ci racconta attraverso i suoi occhi di bambino il nostro adesso, il mondo che stiamo vivendo, le nostre paure le nostre angosce e sopratutto ci parla dei momenti terribili che abbiamo vissuto nella prima ondata, del covid。 Tutto è fermo, e in un condo Mattia il protagonista racconta ai suoi nipoti come aveva fatto la nonna con lui, la sua infanzia e sopratutto racconta di quando aveva nove anni viveva a Milano con la madre e la sorella e il mondo si trovò bloccato per colpa di un Virus。Si Mattia ci racconta attraverso i suoi occhi di bambino il nostro adesso, il mondo che stiamo vivendo, le nostre paure le nostre angosce e sopratutto ci parla dei momenti terribili che abbiamo vissuto nella prima ondata, del covid。 Tutto è fermo, e in un condominio di Milano si snoda la storia di Gramellini, perché ci racconta solo quello che abbiamo vissuto, il dolore, i balconi l’amore e la cattiveria。Si perché non è vero che ne usciremo migliori ma Mattia lo spera e con dolcezza ci accompagna , ci fa ripercorrere l’anno appena passato, lo fa con delicatezza, senza polemiche o giudizio, quello lo lascia al lettore 。Gamellini si dimostra ancora una volta l’autore dei sentimenti, delle fiabe, delle parole delicate, il protagonista crescerà, con la consapevolezza che a volte chi si ama, non necessariamente deve vivere sotto lo stesso tetto, e che un padre assente, può sempre sorprenderci anche quando pensiamo che non si accorga di noi, perché ci sentiamo invisibili, vulnerabili。 So che Gramellini viene criticato, io rispetto tutte le idee, io lo adoro e anche questa volta mi ha commosso, forse perché mentre leggevo, rivivevo le scene angoscianti dei militari che portavano via le bare, ma c’è anche una denuncia。Tutti a lottare per il covid e le altre malattie?Che dire , lo consiglio se non avete pregiudizi sull’autore。Dal libro: “ Essere amati non è sufficiente。 Bisogna sentirsi amati”“Avevano disseminato il loro rapporto di non detti, ma le incomprensioni sono ferite lievi che se trascurate, mandano un affetto in cancrena。 Si alimentano di pregiudizi, timidezze, superficialità e distrazione。 。。。more

Francesca

Veramente carino anche se fa strano leggere un libro sul covid e sulla quarantena perché a volte ti fa ricordare le giornate passate chiuse in casa e mette un po’ di tristezza。 Nonostante questo è molto carino e lo consiglio

Beatrice

Un libro che, nella sua semplicità, mi ha commossa。 Ed è proprio vero: “Alla fine andrà tutto bene。 E se non andrà bene, non è la fine”。

King Kong

3。5/5Gramellini è sempre una piacevole lettura, anche se questa volta l'ho trovato in alcuni tratti troppo sdolcinato per i miei gusti。 Interessante ritrovare nella trama svariate analogie con fatti ed eventi personali accaduti in quest'ultimo anno, ma fondamentalmente è la storia di tutti noi in questo periodo storico particolare。 3。5/5Gramellini è sempre una piacevole lettura, anche se questa volta l'ho trovato in alcuni tratti troppo sdolcinato per i miei gusti。 Interessante ritrovare nella trama svariate analogie con fatti ed eventi personali accaduti in quest'ultimo anno, ma fondamentalmente è la storia di tutti noi in questo periodo storico particolare。 。。。more

Anna Italiano

Fa piangere e ridere al tempo stesso!!!

Cristina Bartaloni

Durante una grave emergenza sanitaria Mattia, 9 anni, si ritrova a trascorrere le sue giornate isolato dentro casa con i grandi: una sorella alle prese con le prime cotte adolescenziali, una mamma nevrotica, un padre assente e distratto。 Intorno a loro una variegata comunità condominiale che si saluta e si incontra negli ascensori e sui balconi: la nonna amorevole, il portinaio gentile, i vicini, tutti con le loro storie private che agli occhi di Mattia sembreranno piene di misteri e avventure。L Durante una grave emergenza sanitaria Mattia, 9 anni, si ritrova a trascorrere le sue giornate isolato dentro casa con i grandi: una sorella alle prese con le prime cotte adolescenziali, una mamma nevrotica, un padre assente e distratto。 Intorno a loro una variegata comunità condominiale che si saluta e si incontra negli ascensori e sui balconi: la nonna amorevole, il portinaio gentile, i vicini, tutti con le loro storie private che agli occhi di Mattia sembreranno piene di misteri e avventure。Le abitudini cambiano, le restrizioni e la paura aumentano, ma sarà l’ occasione per godersi il tempo degli affetti e ricostruire i legami familiari persi。Lettura piacevole che ripercorre il primo lockdown e lo rilegge in toni umoristici, leggeri, riflessivi。 。。。more

Silvia Devitofrancesco

Recensione presente nel blog www。ragazzainrosso。wordpress。comMattia è un bambino come tanti che durante la primavera del 2020, alla tenera età di nove anni, si trova da un momento all’altro confinato in casa a causa di un virus che sta tenendo sotto scacco l’intero pianeta。 La quotidianità viene stravolta e attraverso gli occhi di un bambino quanto sta accadendo nel mondo – e in particolare a Milano in un condominio di righiera – assume una connotazione talora fantasiosa。 A rendere ancora più di Recensione presente nel blog www。ragazzainrosso。wordpress。comMattia è un bambino come tanti che durante la primavera del 2020, alla tenera età di nove anni, si trova da un momento all’altro confinato in casa a causa di un virus che sta tenendo sotto scacco l’intero pianeta。 La quotidianità viene stravolta e attraverso gli occhi di un bambino quanto sta accadendo nel mondo – e in particolare a Milano in un condominio di righiera – assume una connotazione talora fantasiosa。 A rendere ancora più difficile la situazione è il ritorno nel nucleo familiare di Andrea, padre di Mattia, col quale il bambino non è mai andato particolarmente d’accordo。“Non ero solo。 Tutto il mondo affrontava la stessa prova。 Qualcuno ne approfittò per cambiare。 Qualcun altro non ci riuscì。”Marzo 2020 sarà ricordato negli annali come il momento in cui il mondo si è fermato。 Tutti siamo stati costretti ad abituarci a trasferire il nostro universo quotidiano tra le mura domestiche e grazie alle moderne tecnologie abbiamo scoperto una nuova forma di socialità ben lontana dagli abbracci e dalle serate fuori ai quali eravamo abituati。 Se questo improvviso cambiamento ha sconvolto le esistenze degli adulti, figurarsi quelle dei bambini, obbligati a rinunciare alla scuola e agli amici。Protagonista di questo romanzo è Mattia, un bambino di nove anni, perspicace e simpatico。 Vive insieme alla madre e alla sorella Rossana a una scala di distanza dalla nonna dalla quale improvvisamente deve stare lontano perché i contatti extrafamiliari non sono ammessi。Andrea, suo padre, è una figura poco presente nella sua vita。 L’uomo vive a Roma con la sua nuova fidanzata e lo sconcerto è enorme quando durante la clausura forzata questi tornerà a far sentire il suo ruolo genitoriale。È proprio durante le lunghe giornate trascorse in solitudine con la sola compagnia dei vicini che cantano sui balconi che padre e figlio avranno la loro seconda occasione per conoscersi e comprendersi, segno evidente che spesso dalle situazioni negative si può cogliere un’essenza di positività。Lo stile della prosa è semplice e scorrevole。 La narrazione è condotta dal punto di vista di Mattia che a distanza di anni narrerà quegli avvenimenti ai suoi nipoti alternando momenti difficili e immagini che resteranno per sempre nella memoria comune ai piccoli eventi quotidiani, alcuni dei quali particolarmente simpatici e ironici。Il coinvolgimento da parte del lettore è davvero ampio, è impossibile non immedesimarsi in Mattia poiché i suoi pensieri sono specchi di quelli che ognuno di noi ha avuto durante quelle lunghe giornate dominate dal mantra “Andrà tutto bene”, dalle mascherine introvabili, dai gel igienizzanti, dal bollettino delle 18 e dalle corse al supermercato per fare scorta di prodotti。Un romanzo che affronta un tema contemporaneo con estrema delicatezza。 Una lettura che vuole essere un faro su quello che è stato e che è ancora oggi。 。。。more

Dolceluna

La sirena di un’ambulanza。La nonna mi ha insegnato a dire una preghiera ogni volta che ne passa una, ma mi trovo momentaneamente a corto di parole: la tensione le ha prosciugate tutte。Ne passa un’altra。 E un’altra ancora。 Inciampo nel binocolo e lo punto verso l’alto, ma non riesco a vedere le stelle。 Che il virus si sia ingoiato anche quelle?Avevo bisogno di leggere un romanzo del genere。Un romanzo che ci parlasse del momento terribile che abbiamo vissuto: quello del lockdown a causa del Coro La sirena di un’ambulanza。La nonna mi ha insegnato a dire una preghiera ogni volta che ne passa una, ma mi trovo momentaneamente a corto di parole: la tensione le ha prosciugate tutte。Ne passa un’altra。 E un’altra ancora。 Inciampo nel binocolo e lo punto verso l’alto, ma non riesco a vedere le stelle。 Che il virus si sia ingoiato anche quelle?Avevo bisogno di leggere un romanzo del genere。Un romanzo che ci parlasse del momento terribile che abbiamo vissuto: quello del lockdown a causa del Coronavirus。 La scoperta, la paura, l’angoscia, le limitazioni alla nostra esistenza, la vita che cambia。 Sembra un tempo epico, eppure è accaduto un anno fa e ancora lo stiamo vivendo, anche se magari con un’altra consapevolezza, consci di stare attraversare una fase diversa。 Fra le pagine di Gramellini siamo ancora nella prima fase e a raccontarci quanto accade è Mattia, un bambino di nove anni che risiede in un condominio a ringhiera a Milano: ce lo racconta molti anni dopo, in un futuro lontano che però non è protagonista e del quale, infatti, l’autore non ci dice nulla。 Il tempo protagonista è il presente, partendo dal Febbraio-Marzo 2020, quando il virus è entrato, per la prima volta, nelle nostre vite。 Personalmente, ricordo la paura di quei tempi: le sirene delle ambulanze spiegate, di giorno e di notte, le notizie quotidiane di chi si ammalava e di chi moriva, il lavoro solitario fra quattro pareti, davanti al computer, piena di angosce e di pensieri。 Un periodo da incubo, bruttissimo。 Mi ricordo che, ai primissimi tempi, la mia mente era talmente piena di stress e di paura che faticavo a leggere, una cosa per me del tutto nuova。 Mattia capisce e non capisce quello che accade: è cullato dall’affetto della sorella maggiore e della nonna, costretto a seguire le lezioni scolastiche da casa, mentre il padre, diviso dalla madre, è obbligato a causa del lockdown, a fermarsi a casa loro per un periodo, e questo pare rivoluzionare (in bene) l’equilibrio della famiglia。 Questo padre è una figura mitica, una sorta di Miss-Doubtfire, sognatore e pasticcione, in realtà ancora innamorato della moglie e deciso a riconquistarsi un posto nella famiglia, occasione che il destino gli dà tramite appunto la fase di lockdown。 Al di là della vicenda narrata, ciò che mi sorprende, per la seconda volta, di Gramellini (del quale in passato avevo già letto il triste e noto “Fai bei sogni”) è l’empatia che dimostra nei confronti dei personaggi, la capacità di raccontaceli senza veli, ma con tanta delicatezza。Quattro stelle, senza indugi。 。。。more

Valentina Di

Talmente reale da far quasi paura。 È la storia di ognuno di noi。 Mi riprometto di leggerlo fra qualche decennio, commuovendomi più di quanto non lo abbia fatto oggi。

Luisella

Carino, simpatico。

Elisa

Questo libro di Gramellini l'ho apprezzato particolarmente, parla del del lockdown e delle dinamiche familiari e condominiali viste dagli occhi di un bambino di nove anni。 Scrittura empatica, semplice, delicata, ma potente。 Questo libro di Gramellini l'ho apprezzato particolarmente, parla del del lockdown e delle dinamiche familiari e condominiali viste dagli occhi di un bambino di nove anni。 Scrittura empatica, semplice, delicata, ma potente。 。。。more

Ingrid

Mi aspettavo di più。。。。un po' una delusione。 。 Mi aspettavo di più。。。。un po' una delusione。 。 。。。more

Dario

3。5 / 5Questo e’ il primo romanzo che leggo di Gramellini, e l’ho trovato abbastanza grazioso。 Il mondo del primo lockdown covidiano in Italia, visto dagli occhi di un bambino di 9 anni che racconta da adulto。 Leggermente melenso e mieloso a tratti, ma grazioso e delicato lo stesso。Belli i personaggi di contorno: i vicini di casa, il portinaio, il puff antropomorfo, il gattino, parenti, congiunti e così via。 Ma belli anche i messaggi di fondo; che si può cambiare, perdonare, e guardare le cose d 3。5 / 5Questo e’ il primo romanzo che leggo di Gramellini, e l’ho trovato abbastanza grazioso。 Il mondo del primo lockdown covidiano in Italia, visto dagli occhi di un bambino di 9 anni che racconta da adulto。 Leggermente melenso e mieloso a tratti, ma grazioso e delicato lo stesso。Belli i personaggi di contorno: i vicini di casa, il portinaio, il puff antropomorfo, il gattino, parenti, congiunti e così via。 Ma belli anche i messaggi di fondo; che si può cambiare, perdonare, e guardare le cose da una prospettiva diversa nonostante tutto。 。。。more

Come Musica

C’era una volta adesso。Adesso, sì, perché il primo lockdown non è ancora troppo distante: “era”, appunto, ma non così lontano nel tempo, tant’è che ce lo ricordiamo tutti。 E lo stiamo vivendo di nuovo durante queste feste da zona rossa。 È il primo romanzo di Massimo Gramellini che leggo e non nascondo che il mio approccio è stato un po’ supponente: cosa mi vorrà mai dire questo libro zuccheroso che già non so? Quale insegnamento mi vorrà mai dare che non ho già tratto dalla mia esperienza person C’era una volta adesso。Adesso, sì, perché il primo lockdown non è ancora troppo distante: “era”, appunto, ma non così lontano nel tempo, tant’è che ce lo ricordiamo tutti。 E lo stiamo vivendo di nuovo durante queste feste da zona rossa。 È il primo romanzo di Massimo Gramellini che leggo e non nascondo che il mio approccio è stato un po’ supponente: cosa mi vorrà mai dire questo libro zuccheroso che già non so? Quale insegnamento mi vorrà mai dare che non ho già tratto dalla mia esperienza personale del primo lockdown? Mi veniva quasi da urlare nei confronti dell’autore: “Cosa ne sai tu di quanto sono stata male durante il primo lockdown?” E con la pazienza di un vecchio saggio, questo libro, un po’ alla volta, ha permesso alle pagine di farsi lèggere, rispettando i miei tempi, come se fosse un terapeuta; senza avere fretta di farsi divorare, ma cullando un po’ quella “bambina” che protestava perché il suo dolore non era stato ascoltato。 E le parole leggère mi hanno permesso di tornare indietro, a quel marzo 2020, insieme a Mattia, ascoltando la sua rabbia, la sua diffidenza, e tenendolo sempre per mano。E mentre Matti faceva piccoli gesti di fiducia per riconciliarsi con il suo papà, io pian piano mi riconciliavo con il dolore di quei mesi。 E con Mattia ho imparato che “Durante la gara, arriva per tutti il momento in cui ci si affloscia come una bandiera dimenticata dal vento。 Era lì che i suoi avversari mollavano la presa。 Lui invece chiudeva gli occhi e diceva a sé stesso: «Adesso ti arrendi, ma non è ancora adesso。 Prima devi contare fino a cinque。。。»UnoDueTreQuattroCinqueNel riaprire gli occhi, sentiva di nuovo il vento soffiare sui suoi muscoli e gli rifioriva in cuore la voglia di combattere。 Aveva oltrepassato il confine che in ognuno di noi separa ciò che crediamo di essere da ciò che potremmo essere, se solo ce lo ricordassimo。”Non è ancora adesso il momento per arrendersi。 Concentrati su ciò che ti fa bene。 Infatti:“Una delle massime esistenziali che preferisco recita: «Soltanto le cose su cui ti concentri crescono»。 Però la vita ci costringe a stabilire di continuo delle priorità e così uno finisce per lasciare indietro le situazioni che gli sembrano più scomode e meno urgenti, adagiandole in un’atmosfera opaca, al riparo dalla luce della consapevolezza。”E con Mattia, ho imparato che non ha senso investigare i motivi per cui i veri motivi per cui una persona resta con te, perché l’importante è sapere che questa persona c’è e che “la sua presenza non è più un ostacolo, ma una ringhiera。 Un punto di riferimento senza il quale la mia vita sarebbe tornata ad assomigliare a un precipizio。”E di tutti gli Adesso vissuti da marzo fino ad ora, tutti quei terribili Adesso in cui si sono prese le misure per difendersi da quell’essere minuscolissimo del Sars-Cov2, abbiamo ripreso la nostra corsa dentro l’Adesso, “che mentre lo si vive appare sempre molto peggiore di tutti gli Adesso che lo hanno preceduto, ma che dopo qualche anno gli uomini cominciano a rimpiangere, cullando ricordi deformati dalla nostalgia。Facciamo così da millenni。”Quell’Adesso altro non è che un portale a tempo: “L’eroe sa che quel portale si richiuderà tra un attimo, e che un attimo è troppo poco per dire addio alle certezze。 Ma sa anche che, se non trova adesso il coraggio di osare, le vecchie abitudini lo risucchieranno per sempre。”C’era una volta adesso, e Adesso è il momento di osare e di sedersi sotto l’Albero del Coraggio, per prendere fiato prima di lanciarsi。 “Eravamo arrivati in cortile e papà andò a sedersi per terra, sotto l’Albero del Coraggio。 Io rimasi in piedi di fronte a lui。«L’amore, Matti, è una danza。 E la vita è un’orchestra che suona canzoni sempre diverse。 I due ballerini devono adeguarsi ai cambi di ritmo senza pestarsi i piedi e cercando un Perché che dia loro la forza di continuare a ballare。»«Ed esiste un Perché per ballare ancora con la mamma?»«Credo di sì。 Solo che non coincide più con il Dove。 Per fortuna due persone come noi possono continuare a danzare anche a distanza。»”A noi sta far coincidere il Perché con il Dove, continuando a danzare, ricordando che: “Le cose succedono quando si comincia ad avere più voglia che paura。 E io adesso ho voglia di prendermi cura di te。” 。。。more

Enza Dimino farace

È il primo libro che leggo di Massimo Gramellini, semplicemente meraviglioso, profondo e toccante e facilmente ci si può immergere nel racconto, considerando che parla di un momento particolare della nostra storia attuale。。。 attualissima。 La dimostrazione che si può cambiare e che questo lockdown, questa pandemia, seppur non per tanti, ha fatto rivalutare la propria vita, cambiando la prospettiva e riorganizzando le priorità。

Chiara Li Mandri

Una lettura delicata, piacevole e scorrevole。。 fa vedere con un po’ di dolcezza la situazione che stiamo vivendo。

La Libridinosa

4 stelle e mezzoCosa vi ricordate del primo lockdown? Sembrano trascorsi molto più di dieci mesi e io me ne sono resa conto leggendo questo libro e trovandomi faccia a faccia con Mattia, nove anni, alle prese con la pandemia, la scuola chiusa e un padre che, dopo anni di assenza, torna a far capolino nella sua vita。 Molto più che capolino, in verità, visto che Andrei (mai nome fu più profetico!) decide di trascorrere il lockdown a casa dell’ex moglie, trasformando quella che per Mattia poteva es 4 stelle e mezzoCosa vi ricordate del primo lockdown? Sembrano trascorsi molto più di dieci mesi e io me ne sono resa conto leggendo questo libro e trovandomi faccia a faccia con Mattia, nove anni, alle prese con la pandemia, la scuola chiusa e un padre che, dopo anni di assenza, torna a far capolino nella sua vita。 Molto più che capolino, in verità, visto che Andrei (mai nome fu più profetico!) decide di trascorrere il lockdown a casa dell’ex moglie, trasformando quella che per Mattia poteva essere una vacanza, in una sfida all’ultimo spazio libero in casa。Gramellini ci riporta prepotentemente indietro nel tempo, a cantare sui balconi, a fare incetta di farina e lievito, a chiederci cosa ne sarebbe stato di noi e della nostra libertà。 Ci ricorda le scritte colorate alle finestre di tutte le case: “Andrà tutto bene” e la gente che urlava “Ne usciremo migliori”。Ma è stato davvero così o la vita ha prepotentemente ripreso il sopravvento? Come siamo cambiati? Cosa siamo diventati? Scopritelo attraverso gli occhi innocenti, ma disincantati di Mattia, uno di quei bambini che riesce a strappare un sorriso a chiunque!#lamiafascetta “Andrà tutto bene” era solo una bugiaLa recensione completa su La Libridinosa 。。。more

Luisella Lovera

Carino! la scrittura delicata e sognatrice di Gramellini riversata in una storiella che più attuale non potrebbe essere。